Con le armi niente pace giusta

di Domenico Pizzuti sj

La trasmissione tv al termine della visita del Presidente Ucraino Zelenski a Roma, nel suo tour nelle capitali europee (Londra, Parigi, Roma) con il finale a Berlino per incontrare il cancelliere Scholz, ha mostrato la conferenza stampa congiunta tra il Presidente Zelenski e la Premier Giorgia Meloni, in un clima quasi di “caminetto” internazionale tra i due. 

Presentando un quadro che voleva da parte di una esaltata Meloni evidenziare lo stretto legame, amicizia, sostegno tra i due, ma peccando di esagerazione nei toni non convincente perchè si tratta di strategie di difesa del Presidente Zelenski in merito all’aggressione della Federazione russa sul territorio sovrano ucraino, il quale invece mostrava un volto ed un portamento preoccupato e responsabile da leader del suo paese. Unicuique suum…

Questa rappresentazione ha intossicato mio sonno notturno perché intenzionalmente voleva esaltare l’immagine pubblica di Giorgia Meloni, la “piccola italiana” di Palazzo Chigi, cui preferiamo la umana considerazione di papa Francesco della “martoriata” Ucraina. In ogni caso bisogna chiarire che non si tratta solo di un atteggiamento personale ma del suo governo a seguito del primo sostegno del Presidente Draghi per l’invasione dell’ucraina da parte delle armate russe di Putin nel fine febbraio 2022.

Ma l’incontro romano, come nelle altri capitali europee, ha trattato di temi ben più concreti, come un nuovo pacchetto di difesa, che vuol dire armi richieste, da parte del nostro governo con l’approvazione del nostro Parlamento, e la convocazione di un summit a Roma sull’Ucraina nel luglio 2025 che ci auguriamo in una situazione di pace giusta per la popolazione ucraina aggredita e dispersa. 

In tutti i casi, al di là dei toni propagandistici della nostra TV, occorre spersonalizzare la questione Ucraina, perché viviamo in una democrazia governativa e non di “una donna solo al governo” di regimi autoritari dell’Est europeo. Al di là di immagini patinate che ci vengono offerte occorre disvelare, a nostro avviso, la fornitura di armi non solo da nostri depositi, l’acquisto di pacchetti di armi da esercito e fornitori, e un autentico commercio di armi che certo non costruisce una “pace giusta”, che papa Francesco ha più volte evocato e condannato.

Commenti

Più letti