Restiamo umani!

di Domenico Pizzuti sj

Non c’è limite allo SDEGNO e CONDANNA privata, pubblica, e naturalmente politica per l’apertura di due centri per migranti in vista del rimpatrio in due siti in terra d’Albania vicino a due porti “sicuri” che sono in questione (con la corvetta militare Libra in partenza per il porto di Shengij semivuota con 16 migranti selezionati) frutto di iniziativa e scambio politico-economico tra governo premier Meloni e premier governo albanese Rama per trasferimento (si fa per dire… o una sorta di deportazione) di migranti salvati dalle onde dal mar Mediterraneo a quello Jonio in porti “sicuri” della terra albanese in attesa o dopo individuazione requisiti in centri italiani o ristretti in questi due centri con capienza di circa 800 posti che dai video trasmessi dalla TV mostrano finestre con inferriate come nelle prigioni italiche o meno.

L’attenzione si concentra sulla coerenza di questo scambio con il diritto internazionale dei migranti, rifugiati o meno, o prevarica su questi salvati dalle onde e trasferiti “forzatamente” dopo manifestazione di interesse dei salvati all’asilo” naturalmente in terra italica. Colpisce il fatto che oggetto di questo scambio è la disposizione di siti territoriali albanesi per un operazione di costruzione e gestione da parte dell’Italia di due centri migranti per il rimpatrio, in certo modo è cessione di sovranità territoriale terra albanese (si ritiene approvata dai rispettivi Parlamento) che fa discutere, Colonialismo italico per la disponibilità di siti territoriali albanesi che certo è stata consensuale e consapevole anche se solleva giusta indignazione e condanna politica e sociale non solo delle opposizione a questo governo di “Destra afascista”, ma dei movimenti della società civile.

Un altro tassello oltre quello riguardante la discutibilità di questo scambio, viene da pensare che al di là della ripetuta evocazione della Meloni di voler combattere la tratta illegale dei migranti dalla sponda africana, che in certo modo questa operazione configura una Tratta forzata certo se non illegale di migranti salvati nel Mediterraneo dalle onde e portati “forzatamente” dalle navi italiane nei porti “sicuri” dell’altra sponda nel mar Jonio per essere “accolti” in questi centri limitativi di libertà perchè si tratta di migranti illegali. 

Dispiace che anche la Ursula Von der Leyen sostenga centri fuori della UE. Come abbiamo sottolineato in occasione della chiusura dei porti italiani alla “Open Arms” all’inizio de governo meloniano di destra, si tratta di una chiara strategia di allontanamento dai territori nazionali per c.d. centri per rimpatrio ma non solo che rasenta esclusione di migranti non desiderati quando l’Italia come la Spagna avrebbe bisogno di forza lavoro di migranti certo regolari per la crescita del paese, senza nascondersi dietro il precariato.

Dal fondo delle viscere non solo nostro viene il grido e l’invocazione: SIAMO O RESTIAMO UMANI!

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