Retroterra di un omicidio

di Domenico Pizzuti sj

Il giovane operatore socio-sanitario che ha cura di me, insieme ad altri dell’Infermeria in cui vivo a Napoli, nelle scorse sere mi ha manifestato il suo sconcerto per la violenta eliminazione a colpi di pistola di un quindicenne nei pressi di una diramazione dal Corso Umberto. Successivamente mi ha precisato che forse aveva compiuto qualche passo sbagliato (come rubare un motorino) che aveva dato luogo ad una vendetta da parte di un gruppo avverso, con l’uccisione del quindicenne in pubblica strada di notte, che richiama comportamenti vendicativi di appartenenti adulti di clan della criminalità organizzata del territorio. 

A nostro avviso non si tratta solo di scontri tra babygang in competizione, vedi questi studi recenti sociologici e letterari: Giacomo Di Gennaro Maria Luisa Iavarone, Ragazzi che sparano. Viaggio nella devianza grave minorile, Milano Feltrinelli 2023; Isaia Sales, Teneri Assassini. Il mondo delle babygang a Napoli, Napoli Marotta&Cafiero 2021.

Oltre agli aspetti sociologici e psicologici della devianza minorile grave o meno al riferimento facile giornalistico alle babygang ed al loro mondo, a nostro avviso occorre porre attenzione al RETROTERRA territoriale (direi “abitativo”) di questi ragazzi di grave devianza minorile e “teneri assassini” per l’età naturalmente, al retroterra culturale, sociale e famigliare in cui nascono e assorbono modelli di valori e comportamenti questi ragazzi che hanno intrapreso la strada della devianza per essere “qualcuno” come si dice e meritarsi un prestigio nella considerazione dei clan della criminalità organizzata. O meglio al FRAME, cornice di questo quadro, da approfondire, per avere una collocazione della stessa devianza minorile grave. 

Queste riflessioni mi hanno suscitato una folla di ricordi, avendo frequentato talora questo retroterra del vicolo del Corso Umberto Umberto per piccoli acquisti che incrocia una strada commerciale specializzata nello shopping di scarpe di vario prezzo da Valverde in giù ma presenziano anche alcune prostitute che non sono a prima vista né attiranti né attrattive ma si devono guadagnare la giornata che in parte finisce nella mani “lenoni” si diceva una volta. 

La diramazione in questione si protende fino alle spalle della Basilica dei padri carmelitani. Un autentico “budello” piccoli negozi e abitazioni precarie, un BAZAR dove si comprano quaderni a basso costo per la scuola e sete cinesi dal commerciante cinese con la macchinetta per emettere la bolletta dell’acquisto. Negozi precari che assicurano la sopravvivenza ai gestori che oggi ci sono e domani magari chiudono.
Si tratta a destra del budello di una distesa di negozi ed abitazioni precarie dove fiorisce un commercio di prodotti a basso costo,un quartiere popolare ignoto ai più e forse alle stesse forze di polizia fin quando non avviene un “fattaccio” come quello del quindicenne. 
UN ALTRO MONDO certo, ma di umani da scoprire ed includere.

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