Lettera al Provinciale dei Gesuiti sulla situazione educativa a Napoli
Caro Padre Provinciale, ho letto con piacere che in seguito alla mia Nota dimostri interesse per il “Patto educativo” promosso dal Cardinale Battaglia arcivescovo di Napoli, con la tua proposta di un'assunzione di questo Patto dalle due comunità napoletane impegnate in altri Ministeri.
Avendoci riflettuto, in primo luogo è necessaria una precisazione sul Patto educativo evocato dalla mia Nota, e in secondo luogo alcune osservazioni sullo stato della situazione, per quanto riguarda alcune realizzazioni di impegni per minori specie fragili.
1. PRECISAZIONE: Per una conoscenza del testo del “Patto educativo” e delle sue realizzazioni specialmente da parte delle parrocchie ed associazioni occorre riferirsi alla Curia o segreteria dell’ Arcivescovo di Napoli, che da parte mia avevo solo evocato nella mia Nota sulla situazione religiosa napoletana. https://www.chiesadinapoli.it/pattoeducativo/
2. OSSERVAZIONI: su realtà di educazione minori esistenti nell'area napoletana, più in generale emerge la perdita dell’istituto Pontano che ora è gestito da docenti attraverso una cooperativa. Il vuoto di istituti scolastici gestiti a Napoli dai gesuiti è l’aspetto più rilevante che ritengo portare all’attenzione. Nel contempo la CVX del Gesù Nuovo cura una scuola di italiano per minori stranieri che frequentano la Chiesa. Verificare anche la vitalità del MEG per i minori napoletani.
E' interessante un'esperienza in corso a Scampia, dove p.Eraldo con i Fratelli delle scuole cristiane si occupa della frequenza scolastica di svariate famiglie rom. I quali inoltre frequentano il doposcuola “Il Giardino dai mille colori” gestito dalle suore della Provvidenza con creatività. Da anni poi i Fratelli delle Scuole cristiane curano un corso per dare chance a ragazzi che hanno abbandonato la scuola.
A Napoli l’Associazione Città della Gioia fondata dal mio amico Pasquale Salvio e famiglia, tra i vari progetti a sostegno degli universitari si occupa anche del sostegno concreto per la frequenza scolastica dei figli di una famiglia Rom.
Per quanto mi riguarda, data la mia anzianità di novantacinquenne posso solo fare il CONSULENTE o assistente di progetti, date le mie conoscenze.
Augurandomi che queste Osservazioni possano servire a migliorare conoscenza ed impegno delle due Comunità di gesuiti a Napoli, fraternamente,
Domenico Pizzuti
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