Qual è la religione della Lega. Un saggio di Spini


Nell'intento di approfondire con gli strumenti conoscitivi disponibili (categorie analitiche) i fenomeni sociali, in particolare il “Populismo” nostrano di Salvini e compagni, prendiamo in esame alcune esibizioni del capo politico della Lega con riferimenti a simboli religiosi nei pubblici discorsi, e la voglia strumentale di dialogo espressa dal card. Ruini. 

L’autrice della riflessione che proponiamo utilizza opportunamente due categorie della sociologia delle religioni: belonging (appartenenza) e believing (credenza), che aiutano a connotare i riferimenti religiosi della Lega in termini esclusivamente culturali”. 

Le dimensioni di belonging e believing si intrecciano in modo ancora diverso in Italia - dove la quasi totalità della popolazione si dichiara cattolica anche se sostanzialmente diserta la pratica religiosa. Il rapporto tra populismo e Chiesa Cattolica Romana in Italia non è stato mai lineare. Sia la Lega sia il Movimento 5 stelle si sono trovati spesso in aperto contrasto con la Chiesa Cattolica sui temi dell’immigrazione e dell’accoglienza. (...).

Ora che intende porsi come baluardo dell’identità “italiana”, la Lega ha imboccato la via della strumentalizzazione dell’identità cattolica. Mentre le più o meno credibili incursioni nel paganesimo, con tanto di Dio Po e di fedeli con elmi cornuti, sono coups de théàtre retaggio del passato, perché in occasione delle elezioni del 2018 Salvini ed altri candidati leghisti hanno issato gran pavesi di coroncine e rosari. Al di là della manipolazione più brutale, i reali punti di contatto tra leghismo e cultura cattolica non mancano. 

In primo luogo, la Lega affonda le sue radici in un humus cattolico, come dimostra il frequente accordo con la gerarchia ecclesiale su temi bioetici. La contraddizione principale esplode come è noto sulle questioni dell’immigrazione e dell’accoglienza. Da un lato infatti la Lega ha bisogno di riferirsi al cattolicesimo o alla religione cristiana in generale come baluardo contro l’“invasione” narrata sempre e comunque comunque come scontro di civiltà tra Cristianesimo e Islam, d’altro canto la virulenza “cattivista” della Lega è in aperto contrasto con la linea del pontefice e della CEI. 

In conclusione, la Lega cerca un punto di equilibrio nel declinare l’appartenenza religiosa in termini di belonging più che di believing, ovvero nell’abbracciare una versione di cattolicesimo declinato in termini esclusivamente culturali che non richieda una forte e genuina adesione a un contenuto di fede: un “Cristianesimo senza Cristo”.” 

(Debora Spini, Dio del popolo e popolo di Dio. Appunti sul rapporto tra populismo e religionein “Populismo di lotta e di governo”, a cura di Manuel Anselmi, Paul Brokker, Nadia Urbinati, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Milano 2018, pp. 69-71)

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